AVVOCATO IMMIGRAZIONE ROMA
CIDADANIA ITALIANA JUDICIAL E ADMINISTRATIVA

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Studio Legale Paolo Spanu - Avvocato Cassazionista
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CITTADINANZA ITALIANA

I diritti degli immigrati

Visto di ingresso in Italia - Ricorso Tar diniego

CITTADINANZA ITALIANA

I DIRITTI PER GLI IMMIGRATI E PER LA CITTADINANZA ITALIANA
Il cittadino straniero che intende stabilirsi in Italia per motivi lavorativi e di studio o che vuol acquistare la cittadinanza italiana deve affrontare un lungo "viaggio"burocratico e pieno di insidie per ottenere ciò che la legge e la Costituzione Italiana garantisce.
In questa delicata fase è cruciale la scelta di un avvocato esperto in immigrazione che segua l'iter burocratico e che eventualmente si opponga davanti ai Tribunali civili e penali o al Tar Lazio in Roma in materia di cittadinanza e diniego visto di ingresso.
AVVOCATO IMMIGRAZIONE
E
CITTADINANZA ITALIANA
Primo consulto e preventivo
Per un preventivo gratuito sulla questione giuridica, (pratica da svolgersi davanti al Tribunale Civile - Amministrativo - Penale o presso l'Ufficio Immigrazione della Questura competente) si prega di descrivere la questione attraverso il modulo contatti o mediante una mail all'indirizzo slegaspanu@gmail.com.
Se si desidera un contatto immediato con l'avvocato o per urgenze chiamare il n. cell. 3470516956.


AVVOCATO CITTADINANZA ITALIANA
Ricorso Tar Lazio - Diniego e Ritardo

L'Avvocato Paolo Spanu è esperto nei ricorsi amministrativi davanti al Tar Lazio in materia di cittadinanza e diniego permesso di soggiorno.
Lo Studio può offrire assistenza per pratiche provenienti da tutta Italia garantendo una assistenza e comunicazione efficace sulla pratica affidata.
Ritardo nel termine 48 mesi - Preavviso di rigetto - Diniego immotivato
La legge n. 362 del 18/04/1994 art. 3, modificata dal c.d. decreto Salvini prevede che il procedimento per la richiesta di cittadinanza italiana venga chiuso in 48 mesi. Tuttavia nella stragrande maggioranza dei casi il Ministero dell'Interno impiega vari anni per rispondere (anche 5 anni...).
Per questi motivi, ovvero in caso di mancata risposta entro 48 mesi dalla richiesta della cittadinanza italiana, o in caso di esito negativo è possibile fare ricorso al Tar del Lazio.
Nella prima ipotesi, se il Ministero dell'Interno non risponde nel termine sopra indicato (termine perentorio, quindi obbligatorio per la P.A.) il ricorso sarà diretto ad obbligare il Ministero a concludere il procedimento.
Il ricorso al Tar del Lazio andrà però proposto entro 1 anno dalla scadenza del termine dei 48 mesi Agire con un ricorso al Tar Lazio in materia di cittadinanza per far dichiarare il ritardo dell'Amministrazione significa abbreviare notevolmente i tempi di risposta che, in caso di inattività, potrebbero nella pratica protrarsi anche per 8 anni.
Oltre a proporre il ricorso, lo Studio si incarica di inoltrare tutti i solleciti necessari al Ministero affinchè concluda la pratica di cittadinanza in termi ragionevoli. In questi casi una strategia combinata di solleciti e ricorso al Tar consente di chiudere la pratica molto più rapidamente che nel caso di inerzia di fronte al ritardo dell'amministrazione.
Laddove, invece, il Ministero dell'Interno risponda, ma in termini di rigetto della richista di cittadinanza, si potrà esperire un ricorso al Tar del Lazio sulla legittimità del rigetto operato dal Ministero dell'Interno entro il termine di 60 giorni.
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CITTADINANZA ITALIANA
IURE SANGUINIS

Discendenza per Linea Materna
Per il caso in cui l'avo della linea materna si sia sposata prima del 1 gennaio 1948 e quindi quando vigeva la legge n. 555 del 1912, non si può procedere con l'accertamento amministrativo dello status di cittadino italiano ai sensi della legge n. 91 del 1992, ma si deve procedere esclusivamente attraversoricorso ai sensi dell'art. 702 bis c.p.c. contro il Ministero dell'Interno davanti il Tribunale Civile di Roma.
La possibilità di ottenere la cittadinanza italiana attraverso il Tribunale, è stata confermata dalla sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n. 4446 del 2009.
La documentazione è la medesima richiesta per l'istanza in via amministrativa con l'aggiunta di una procura speciale del ricorrente all'Avvocato per poter iniziare il processo.
Discendenza per Linea Paterna

Il Cittadino straniero con avo italiano può chiedere la cittadinanza italiana per discendenza attraverso un processo davanti al Tribunale Civile, anche se la discendenza è in linea paterna.
Contrariamente a quanto normalmente si ritiene, non vi è alcuna necessità di presentare l'istanza al Consolato Italiano nello Stato dove si risiede, oppure di stabilirsi in Italia fissando la residenza presso il Comune.
L'essere discendente di un avo italiano, infatti, significa avere un DIRITTO PERFETTO azionabile davanti ad un tribunale dello Stato Italiano.
Questa possibilità, offre un indubbio vantaggio per lo straniero che ambisce diventare Cittadino Italiano, in quanto evita i tempi lunghi della procedura attraverso i Consolati (a volte anche molti anni...) o la difficoltà e, soprattutto, i costi per ottenere una residenza in Italia.
Attraverso un processo civile, è invece possibile ottenere la cittadinanza italiana in tempi relativamente brevi (1 anno e mezzo/due anni)) e con costi contenuti (lo Studio ha una tariffa flat molto interessante)
Infine, si evidenzia che, la possibilità di ottenenere la Cittadinanza Italiana anche con una discendenza nelle linea paterna è stata di recente confermata dal Tribunale di Roma, prima sezione civile in uno dei tanti processi iure sanguinis patrocinati dall'avvocato Paolo Spanu.
Così, infatti, ha stabilito il Tribunale di Roma (Sentenza n. 14108/2017)
"Conformemente al prevalente orientamento giurisprudenziale tra cui Cass. n. 28873/2008, la previsione di un apposito procedimento amministrativo disciplinato dal DPR n. 572/1993 non preclude la tutela davanti al giudice ordinario, essendo facoltà dell'interessato richiedere una certificazione dell'autorità amministrativa, ovvero una pronuncia del Giudice Ordinario, che accerti il proprio status di cittadino, in quanto, la legge n. 91/92 sulla cittadinanza, del quale il citato d.p.r. è attuativo, non impone affatto all'interessato una preventiva richiesta alla competente autorità consolare al fine del riconoscimento della condizione di cittadino."
Questo è il "principio di diritto" espresso dal Tribunale di Roma.
Tuttavia per ottenere una pronuncia favorevole occorre altresì dare la prova del ritardo del Consolato nella conclusione del procedimento amministrativo "interesse ad agire".
Sarà quindi necessario previamente iscriversi alle liste della Cittadinanza del Consolato di Residenza e portare la prova dell'iscrizione all'attenzione del Tribunale: sulla base di ciò e di altre argomentazioni giuridiche e sostanziali si potrà ottenere una pronuncia favorevole del Tribunale.
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RICONOSCIMENTO CITTADINANZA ITALIANA PER DISCENDENZA
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